\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Proclamato capo dello Stato da una giunta riunita a Burgos allÆindomani dello scoppio della guerra civile (settembre 1936), Fran
co aveva consolidato il suo potere fondendo nellÆaprile 1937 tutti i gruppi di destra in unÆunica formazione, quindi, con una legge del gennaio 1938, aveva anche assunto il titolo di capo del governo e delle forze armate (\i caudillo\i0 ). Terminato il c
onflitto, Franco instaur≥ un regime autoritario (soppressione dei partiti politici, ad eccezione della Falange), corporativo (creazione di un sindacato unico) e fortemente centralista (abolizione degli statuti di autonomia); il caudillo riusc∞ a mantener
e la Spagna neutrale nella seconda guerra mondiale, nonostante le ripetute richieste di intervento da parte delle potenze dellÆAsse. Un certo ridimensionamento del ruolo della Falange (lÆallontanamento del ministro degli Esteri filonazista R. Serrano Su±
er, 1942), lÆistituzione di Cortes consultive (1942) e la concessione di una carta delle libertα individuali (\i Fuero de los Espa±oles\i0 , 1945) non impedirono nellÆimmediato dopoguerra lÆisolamento internazionale della Spagna, che per la natura antide
mocratica del suo regime vide respinta la domanda di adesione allÆONU (1946) e fu inizialmente esclusa dai benefici del piano Marshall.\par
Restaurata nominalmente la monarchia con la legge di successione del 1947, che gli assegnava il ruolo di reggente
a vita, Franco riusc∞ a riportare la Spagna nel consesso internazionale approfittando dei contrasti tra gli Alleati e dellÆavvento della guerra fredda: accolto nella FAO (1950), il paese ottenne dagli S.U.A. ingenti aiuti finanziari in cambio della conc
essione di alcune basi militari (1953) e fu infine ammesso allÆONU (dicembre 1955).\par
Parallelamente, lÆautarchia economica e il controllo statale della produzione, sino allora perseguiti dai ministri della Falange, lasciarono il posto al liberismo ec
onomico propugnato dai sempre pi∙ influenti tecnocrati dellÆOpus Dei; grazie agli aiuti internazionali e ai proventi di un settore turistico in forte espansione, a partire dal 1960 la Spagna conobbe un notevole sviluppo industriale, mentre il settore agr
icolo rimaneva stagnante e alimentava fenomeni di inurbamento o di emigrazione verso i paesi dellÆEuropa Occidentale. Afflitti da unÆinflazione in forte crescita e mal tutelati dal sindacato unico, i lavoratori dellÆindustria iniziarono a costituire dell
e \i comisiones obreras\i0 e a ricorrere sempre pi∙ spesso allo sciopero, nonostante le proibizioni legislative; al contempo riprese vigore lÆopposizione di studenti, intellettuali, PSOE e PCE, riformatisi in clandestinitα, mentre, sostenute dal clero l
ocale, tornarono a manifestarsi le istanze separatiste in Galizia, Catalogna e nel Paese Basco (dove si costitu∞ nel 1959 lÆETA). Alla pressione popolare furono opposte delle timide riforme: riconosciuto il diritto di sciopero per motivi economici (1965)
e sostituita la censura con una legge pi∙ permissiva sulla stampa (1966), con la legge organica dello Stato del novembre 1966 Franco separ≥ le cariche di capo dello Stato e capo del governo, stabil∞ lÆelezione diretta di un sesto delle Cortes e proclam≥
il principio della libertα religiosa, pur restando il cattolicesimo religione di stato; nel luglio 1969 il caudillo design≥ infine quale suo successore e futuro re di Spagna il principe Juan Carlos di Borbone, nipote di Alfonso XIII.\par
Sul piano dell
a politica estera, tra il 1956 e il 1975 la Spagna rinunci≥ pacificamente ai suoi possedimenti africani; nei primi anni Settanta tent≥ un avvicinamento al MEC e, nonostante lÆanticomunismo del regime, avvi≥ relazioni commerciali e diplomatiche con i paes
i dellÆEuropa Orientale. AllÆinterno, rivelatesi insufficienti le riforme, Franco torn≥ a una politica repressiva per fronteggiare le continue agitazioni operaie e studentesche e lÆattivitα terroristica degli indipendentisti baschi (proclamazione dello s
tato di emergenza, gennaio 1969; sospensione di alcuni articoli del Fuero de los Espa±oles, dicembre 1970 - giugno 1971). Nel giugno 1973, attuando per la prima volta quanto stabilito dalla legge organica del 1966, Franco nomin≥ primo ministro lÆammiragl
io L. Carrero Blanco, vittima nel dicembre dello stesso anno di un attentato organizzato dallÆETA; al suo posto fu nominato C. Arias Navarro, il cui governo var≥ un ulteriore inasprimento della politica repressiva (allÆesecuzione di un anarchico nel marz
o 1974, la prima dal 1963, fece seguito nel settembre 1975, tra le proteste dellÆopinione pubblica mondiale, quella di cinque terroristi baschi). Giα costretto dalle sue precarie condizioni di salute a cedere temporaneamente a Juan Carlos le funzioni di
capo dello Stato (estate 1974 e ottobre 1975), Franco mor∞ il 20 novembre 1975 e due giorni dopo Juan Carlos divenne re di Spagna.
